Dunque dunque dunque:
- come Nonna Piera, ho imparato a fare la glassa (per il sanmartino, eh eh)
- come prof, ho insegnato a correggere le bozze ai miei alunni, assolutamente imbranati con Word (i temi ispirati a Nighthawks stanno diventando un libricino!)
- come dottoranda, sto scrivendo scrivendo scrivendo (una parte poco mia e molto di sintesi di cose lette, che interessa molto poco il mio prof; ma va bene così)
A parte il sonno, quasi nient'altro in queste giornate di pioggia...
giovedì 13 novembre 2008
PICCOLI AGGIORNAMENTI
venerdì 7 novembre 2008
mercoledì 5 novembre 2008
...E MO VEDIAMO...
Le dieci promesse che riguardano il mondo intero fatte da Obama in campagna elettorale :
- Ridurre le emissioni di anidride carbonica degli Usa dell’80% entro il 2050 e svolgere un ruolo forte e positivo nel negoziare un trattato vincolante per rimpiazzare il Protocollo di Kyoto in scadenza
- Ritirare le truppe dall’Iraq entro 16 mesi, senza mantenere basi permanenti nel paese
- Stabilire l’obiettivo chiaro di eliminare le armi nucleari dal pianeta
- Chiudere il centro detentivo di Guantanamo Bay
- Raddoppiare gli aiuti Usa per dimezzare la povertà estrema entro il 2015 ed accelerare la lotta a Aids/Hiv, tubercolosi e malaria
- Aprire relazioni diplomatiche con paesi come Iran e Siria, per perseguire la pacifica risoluzione delle tensioni
- De-politicizzare i servizi segreti in modo che non si ripetano mai più manipolazioni come quelle che hanno spinto gli Usa in Iraq
- Lanciare uno sforzo diplomatico all’altezza di fermare le stragi in Darfur
- Accettare di negoziare solo nuovi accordi commerciali che contengano protezioni ambientali e del lavoro
- Investire 150 miliardi di dollari in 10 anni per supportare le energie rinnovabili e raggiungere un milione di auto elettriche in strada entro il 2015
martedì 4 novembre 2008
FESTE NAZIONALI
Oggi è il 4 Novembre.
In classe insegno che è il giorno in cui si è ufficialmente conclusa la I guerra mondiale (in quartiere, proprio vicino a scuola, passa la via omonima e parliamo spesso di toponomastica risorgimentale) e che è stata, ma non è più, La Festa della Vittoria: a casa dalle lezioni e dal lavoro. Festa in un certo senso anacronistica e ormai in parte abolita: poco da festeggiare di aver vinto la Quarta Guerra d'Indipendenza in quest'epoca in cui ci vantiamo di essere "senza frontiere" e "fratelli di tutti i popoli (occidentali)"; giornata da ricordare, invece, come conclusione del I conflitto mondiale (con tutte le opportune riflessioni al seguito). Il ministro La Russa, invece, ha rilanciato in questi giorni la sua idea di festeggiare il 4 novembre come festa nazionale, con le stesse modalità del 25 aprile e del 2 giugno. A parte il fatto che una giornata festiva in più piacerebbe a tutti, credo però che lo spirito di questa proposta sia oscurare il 25 Aprile come festa nazionale ponendo il 4 Novembre, appunto, come data condivisa per celebrare l'Unità nazionale senza i problemi politici (partigiani vs repubblichini, ecc) dati dalla Festa della Liberazione...
lunedì 3 novembre 2008
NONNA PIER-PAPERA 4
Il tempo delle Piere rischia di diventare monotematico, ma la domenica (piovosa) è fatta per la cucina e ho tentato una crostata alla zucca che si è rivelata ottima...
Unificando la ricetta -rielaborata- de Il cavoletto di Bruxelles e de La cucina della nonna (ottimo librone familiare), ecco la mia versione:
- per la base di frolla:
200 gr di burro lasciato fuori dal frigorifero
200 gr di zucchero
2 uova intere
400 gr di farina 0
1 bustina di lievito vanigliato
per la copertura di frolla:
100 gr di burro lasciato fuori dal frigorifero
100 gr di zucchero
1 uovo intero
200 gr di farina 0
1/2 bustina di lievito vanigliato
per il ripieno:
500 gr di zucca
50 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere
2 chiodi di garofano grattugiati (eh eh)
procedimento:
Tagliare la zucca a dadini e metterla, con 4 cucchiai di acqua, in una pentola coperta per una ventina di minuti. Scoperchiare e lasciar raffreddare; poi frullare e aggiungere lo zucchero e le spezie.
In un altro recipiente, lavorare bene il burro insieme con lo zucchero; a parte, frullare le uova e aggiungerle quindi allo zucchero e al burro, incorporandovi poi, secondo l'ordine, la farina passata al setaccio e il lievito fatto cadere da un colino. Con la pasta ottenuta, foderare lo stampo precedentemente imburrato e infarinato (la frolla sarà morbida e appiccicosa, quindi bisognerà stender con le mani!), lasciando un piccolo bordo rialzato.
Aggiungere la farcitura.
Stendere la porzione di frolla per il coperchio (in realtà la dose è molto abbondante: si può usarne una parte per fare delle decorazioni) su un foglio di carta da forno -vista la consistenza, è l'unico modo che ho potuto escogitare- e ribaltarlo sulla torta, sigillando grossolanamente e togliendo l'eventuale eccesso dai lati.
Infornare in forno caldo a 180° per circa 45 minuti.