giovedì 13 novembre 2008

PICCOLI AGGIORNAMENTI

Dunque dunque dunque:
- come Nonna Piera, ho imparato a fare la glassa (per il sanmartino, eh eh)
- come prof, ho insegnato a correggere le bozze ai miei alunni, assolutamente imbranati con Word (i temi ispirati a Nighthawks stanno diventando un libricino!)
- come dottoranda, sto scrivendo scrivendo scrivendo (una parte poco mia e molto di sintesi di cose lette, che interessa molto poco il mio prof; ma va bene così)
A parte il sonno, quasi nient'altro in queste giornate di pioggia...

venerdì 7 novembre 2008

mercoledì 5 novembre 2008

...E MO VEDIAMO...

Le dieci promesse che riguardano il mondo intero fatte da Obama in campagna elettorale :

  • Ridurre le emissioni di anidride carbonica degli Usa dell’80% entro il 2050 e svolgere un ruolo forte e positivo nel negoziare un trattato vincolante per rimpiazzare il Protocollo di Kyoto in scadenza
  • Ritirare le truppe dall’Iraq entro 16 mesi, senza mantenere basi permanenti nel paese
  • Stabilire l’obiettivo chiaro di eliminare le armi nucleari dal pianeta
  • Chiudere il centro detentivo di Guantanamo Bay
  • Raddoppiare gli aiuti Usa per dimezzare la povertà estrema entro il 2015 ed accelerare la lotta a Aids/Hiv, tubercolosi e malaria
  • Aprire relazioni diplomatiche con paesi come Iran e Siria, per perseguire la pacifica risoluzione delle tensioni
  • De-politicizzare i servizi segreti in modo che non si ripetano mai più manipolazioni come quelle che hanno spinto gli Usa in Iraq
  • Lanciare uno sforzo diplomatico all’altezza di fermare le stragi in Darfur
  • Accettare di negoziare solo nuovi accordi commerciali che contengano protezioni ambientali e del lavoro
  • Investire 150 miliardi di dollari in 10 anni per supportare le energie rinnovabili e raggiungere un milione di auto elettriche in strada entro il 2015

martedì 4 novembre 2008

FESTE NAZIONALI

Oggi è il 4 Novembre.
In classe insegno che è il giorno
in cui si è ufficialmente conclusa la I guerra mondiale (in quartiere, proprio vicino a scuola, passa la via omonima e parliamo spesso di toponomastica risorgimentale) e che è stata, ma non è più, La Festa della Vittoria: a casa dalle lezioni e dal lavoro. Festa in un certo senso anacronistica e ormai in parte abolita: poco da festeggiare di aver vinto la Quarta Guerra d'Indipendenza in quest'epoca in cui ci vantiamo di essere "senza frontiere" e "fratelli di tutti i popoli (occidentali)"; giornata da ricordare, invece, come conclusione del I conflitto mondiale (con tutte le opportune riflessioni al seguito). Il ministro La Russa, invece, ha rilanciato in questi giorni la sua idea di festeggiare il 4 novembre come festa nazionale, con le stesse modalità del 25 aprile e del 2 giugno. A parte il fatto che una giornata festiva in più piacerebbe a tutti, credo però che lo spirito di questa proposta sia oscurare il 25 Aprile come festa nazionale ponendo il 4 Novembre, appunto, come data condivisa per celebrare l'Unità nazionale senza i problemi politici (partigiani vs repubblichini, ecc) dati dalla Festa della Liberazione...

lunedì 3 novembre 2008

NONNA PIER-PAPERA 4

Il tempo delle Piere rischia di diventare monotematico, ma la domenica (piovosa) è fatta per la cucina e ho tentato una crostata alla zucca che si è rivelata ottima...
Unificando la ricetta -rielaborata- de Il cavoletto di Bruxelles e de La cucina della nonna (ottimo librone familiare), ecco la mia versione:

    per la base di frolla:
    200 gr di burro lasciato fuori dal frigorifero
    200 gr di zucchero
    2 uova intere
    400 gr di farina 0
    1 bustina di lievito vanigliato
    per la copertura di frolla:
    100 gr di burro lasciato fuori dal frigorifero
    100 gr di zucchero
    1 uovo intero
    200 gr di farina 0
    1/2 bustina di lievito vanigliato
    per il ripieno:
    500 gr di zucca
    50 gr di zucchero di canna
    1 cucchiaino di cannella in polvere
    1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
    1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere
    2 chiodi di garofano grattugiati (eh eh)

    procedimento:
    Tagliare la zucca a dadini e metterla, con 4 cucchiai di acqua, in una pentola coperta per una ventina di minuti. Scoperchiare e lasciar raffreddare; poi frullare e aggiungere lo zucchero e le spezie.
    In un altro recipiente, lavorare bene il burro insieme con lo zucchero; a parte, frullare le uova e aggiungerle quindi allo zucchero e al burro, incorporandovi poi, secondo l'ordine, la farina passata al setaccio e il lievito fatto cadere da un colino. Con la pasta ottenuta, foderare lo stampo precedentemente imburrato e infarinato (la frolla sarà morbida e appiccicosa, quindi bisognerà stender con le mani!), lasciando un piccolo bordo rialzato.
    Aggiungere la farcitura.
    Stendere la porzione di frolla per il coperchio (in realtà la dose è molto abbondante: si può usarne una parte per fare delle decorazioni) su un foglio di carta da forno -vista la consistenza, è l'unico modo che ho potuto escogitare- e ribaltarlo sulla torta, sigillando grossolanamente e togliendo l'eventuale eccesso dai lati.
    Infornare in forno caldo a 180° per circa 45 minuti.

lunedì 27 ottobre 2008

ADDIO ALLE ARMI

«Non è come nei film. Il cannone non fa: bum. Troppo distante dalle trincee. Il cannone fa piuttosto un brontolio, un rombo lontano, poi un sibilo sempre più forte, più vicino. Il proiettile sta per arrivare. A volte non esplode subito. Altre volte non esplode mai. E' la lotteria della morte.»

(Carlo Orelli,1894-2005, combattente e reduce della Grande Guerra)

In questi giorni ricorrevano un paio di anniversari "storici" (Battaglia di Caporetto e Battaglia di Vittorio Veneto), debitamente "festeggiati" da un pugnetto di dottorandi storici contemporaneisti che hanno di queste manie di ricordare... E proprio domenica, a 110 anni appena compiuti, è morto Delfino Borroni (1898-2008), l’
ultimo reduce italiano della Grande Guerra e l’ultimo cavaliere di Vittorio Veneto:

Concludo il post con le parole di Emilio Lussu:

Il tenente colonnello parlava lentamente, e beveva lentamente. Beveva a sorsi, come si centellina una tazza di caffè.
«Io mi difendo bevendo. Altrimenti, sarei già al manicomio. Contro le scelleratezze del mondo, un uomo onesto si difende bevendo. È da oltre un anno che io faccio la guerra, un po’ su tutti i fronti, e finora non ho visto in faccia un solo austriaco. Eppure ci uccidiamo a vicenda, tutti i giorni. Uccidersi senza conoscersi, senza neppure vedersi! È orribile! È per questo che ci ubriachiamo tutti, da una parte e dall’altra. [...] Se tutti, di comune accordo, lealmente, cessassimo di bere, forse la guerra finirebbe. Ma, se bevono gli altri, bevo anch’io. Non è l’artiglieria che ci tiene in piedi, noi di fanteria. Anzi, il contrario. La nostra artiglieria ci mette spesso a terra, tirandoci addosso. Abolisca l’artiglieria, d’ambo le parti, la guerra continua. Ma provi ad abolire il vino e i liquori. Provi un po’. Si provi. [...] Nessuno di noi si muoverà più. L’anima del combattente di questa guerra è l’alcool. Il primo motore è l’alcool. Perciò i soldati, nella loro infinita sapienza, lo chiamano benzina.»

domenica 26 ottobre 2008

PIATTO RICCO MI CI FICCO (OVVERO NONNA PIERA 3)

Adesso "me la tiro" un po'... Darmi della chef è senz'altro troppo, ma insomma, oggi si è fatta una festina tutti intorno al tavolo da pranzo (non proprio un'altra Festadellavita, però ci si avvicinava) e qualcosina di bbuono l'ho cucinato!
Avevo preparato ieri - sabato sera ruggente, eh eh! - una bella crostata pere&zenzero, seguendo la ricetta che trovate qui (io ho quasi raddoppiato le dosi della pasta); questa mattina, invece, mi sono data alla panificazione e ho fatto i panzerotti, vero mito pier-familiare.
Ecco la versione "bianca" dei calzoni ripieni:
- 250gr di ricotta
- 100gr di salame ungherese
- 50gr di grana grattugiato
- qualche foglia di basilico
- sale e pepe q.b.
Incorporare alla ricotta passata al setaccio il salame e il basilico frullati e il formaggio grattugiato, aggiustare di sale e pepe. Fare dei dischetti di pasta di pane (500gr di farina, magari metà Manitoba e metà normale; un cubetto di lievito di birra sciolto in acqua tiepida zuccherata e lasciato riposare per una decina di minuti; sale e un cucchiaio d'olio - Impastare per una decina di minuti, poi formare una pagnottella, incidervi sopra una croce e, coperta con un canovaccio umido, lasciarla lievitare in un luogo caldo -io accendo il forno al minimissimo- per almeno 45minuti) del diametro di una decina di centimetri e alti 2-3 millimetri e mettervi al centro una cucchiaio da tè del ripieno. Ripiegare e sigillare i bordi, spennellare d'olio e infornare a 250° per una ventina di minuti.
Nel pomeriggio, infine, è arrivato anche un tiramisù bresciano veramente "cicciunazzo": buonissimo!
Fine del post culinario.
E domani è lunedì... ma cominciare la settimana sapendo che sabato sarà festa ("festa" vera: a casa da scuola!) mette già di buon umore e rende tutto più facile.

venerdì 24 ottobre 2008

NOTTAMBULI, SONNAMBULI & C.

Oggi, tema in classe (III media) a titolo unico... e Laprofe ha osato l'esperimento: far scrivere un racconto ispirato a un quadro.

Conclusa l'immane impresa della Correzione, seguiranno più serie e ponderate considerazioni a proposito di questo - sadico? - tentativo.

martedì 21 ottobre 2008

PROBLEMI DI COMUNICAZIONE

Strana conversazione avuta sabato mattina (prima dell' "incidente", perciò) a scuola.
La premessa: lavoro in una scuola paritaria cattolica di cui è dirigente -preside- una religiosa che conosco da molti moltissimi anni.
Il fatto: Sono nella stanza della fotocopiatrice -a fotocopiare, ovviamente- ed entra nel locale la preside. Per fare un po' di conversazione e poiché il fatto m'ha colpita e m'interessa, le dico:
"Lo sa, suora, che il 25 ottobre sarà la Giornata dello sbattezzo?"
"E sarebbe?"
"Sarebbe che chi è interessato è invitato a mandare al proprio parrocco una carta con la quale chiede di essere cancellato dagli elenchi dei battezzati, mi pare di aver capito."
"E perché lo dici a me? Io non voglio essere sbattezzata!"
"...Sì, lo immaginavo... Lo dico a lei perché è una suora e perché insegna religione, magari poteva interessarle..."
Ma dico sempre la cosa sbagliata alla persona sbagliata nel momento sbagliato??? ...è quasi un talento...

lunedì 20 ottobre 2008

CHEEESE

Portata all'Ospedale.
A parte il fatto che faccio sempre ridere i dottori che mi visitano (negli anni ho raccontato loro che: mi era caduto un letto sul piede; ero rovinata, volando da una macchinetta a pedali per bambini, in una specie di esplosione atomica; avevo battuto un gomito scivolando dallo skateboard, ecc ecc), è stato abbastanza imbarazzante spiegare loro che - secondo quello che mi hanno raccontato - dovrei aver voluto acchiappare al volo un ramo, per attaccarmici e dovrei averlo mancato, poi - ma qui ci ho fantasticato sopra io: nessun racconto diretto - potrei aver sbattuto un pochetto, perché ho una botta in testa; potrei aver perso conoscenza, almeno per un attimo; dovrei essermi ripresa dopo alcuni minuti, perché l'unica cosa che ricordo è di camminare verso la casa della discepolina...
Dunque, via ai test fisici e neurologici, che ho superato.
Unico neo della visita, la TAC dell'encefalo: "sistema asimmetrico per minore rappresentazione del ventricolo laterale di dx". Se anche all'altrametàdelmiocervello fosse dato un simile responso, sarebbe la prova-provata che abbiamo un cervello in due! devo ricordarmi di dirglielo...

sabato 18 ottobre 2008

OTTOBRE, CADONO LE PIERE

Oggi si andava "a foglie" (amico Colobo! Florange! che nostalghìa), con la discepolinappenacresciuta, quand'ecco - nel giardino del mio condominio - uno splendido albero con un ramo traverso che sembra dire:
"Salta e aggrappati, Piera!".
Cosa potevo fare?
Ho ubbidito
.

E il ricordo successivo è di me stessa che cammino, a trecento metri da casa, a fianco della discepolina che mi chiede come stia...
E un gran mal di testa.
E del fatto del ramo traverso e di volerlo pigliare al volo, me ne sono ricordata dopo un'ora e un quarto.
Autunno, cadono le p(i)ere.

venerdì 17 ottobre 2008

TUTTI IN PIEDI, GRAZIE

Oggi a scuola abbiamo fatto Stand Up, per il primo anno tutti quanti insieme: 4 classi della Scuola d'Infanzia, 5 della Primaria, 2 della Secondaria di I grado. A vederli dall'alto sembravamo moltissimi! Ma ne scriverò più diffusamente domani, adesso ho dei doveri da prof...
E tanti auguri alla discepolina :-)

PS: L'issopo vive! I germogli di due-semini-su-cinque oggi hanno fatto capolino.

giovedì 16 ottobre 2008

sabato 11 ottobre 2008

LA CODA DELLA (FESTA DELLA) PIERA

(Ultima) festina di compleanno, venerdì pomeriggio-sera... vagamente anticipata ma ugualmente "sorprendente": breve incontro con la discepolina M (l'assenteista ovviamente mancava), grassa cena (caneeederli, porco -losonondovrei- alla griglia, opere d'arte del maestro pasticciere EV) e consegna di un piccolo dono da Piera alla prof. Sono ora possessora di un piccolo kit per iniziare a praticare l'antica arte del bonsai (paaaaazienza, Piera, ci vuole tanta paaaaazienza).
Tornata dalla pizza con gli ex-alunni preferiti, mi accingo dunque a fare la piccola giardiniera. Sterminerò l'Issopo o riuscirò a infondere vita a quei poveri semini rinchiusi in una confezione condom-look?
...farò sapere...

venerdì 10 ottobre 2008

PIER-TARSIO

Ho finalmente trovato un soprannome per L'ultimopiero!
Dopo aver conversato di premi Nobel, mi è tornata tra le mani (mi sono fatta tornare tra le mani) una poesia di Wislawa Szymborska:

    Io, tarsio, figlio di tarsio,
    nipote e pronipote di tarsio,
    piccola bestiola, fatta di due pupille
    e d'un resto di stretta necessità;
    scampato per miracolo ad altre trasformazioni,
    perché come leccornia non valgo niente,
    per i colli di pelliccia ce n'é di più grandi,
    le mie ghiandole non portano fortuna,
    i concerti si tengono senza le mie budella;
    io, tarsio,
    siedo vivo sul dito d'un uomo.

    Buogiorno, mio signore,
    che cosa mi darai
    per non dovermi togliere nulla?
    Per la tua magnanimità con che mi premierai?
    Che prezzo darai a me, che non ho prezzo,
    per le pose che assumo per farti sorridere?
    Il mio signore è buono -
    il mio signore è benigno -
    chi ne darebbe testimonianza, se non vi fossero
    animali immeritevoli di morte?
    Voi stessi, forse?
    Ma ciò che già di voi sapete
    basterà per una notte insonne da stella a stella.
    E solo noi, pochi, non spogliati della pelliccia,
    non staccati dalle ossa, non privati delle piume,
    rispettati in aculei, scaglie, corna, zanne,
    e in ogni altra cosa che ci venga
    dall'ingegnosa proteina,
    siamo - mio signore - il tuo sogno
    che ti assolve per un breve istante.

    Io, tarsio, padre e nonno di tarsio,
    piccola bestiola, quasi metà di qualcosa,
    il che comunque è un insieme non peggiore di altri;
    così lieve che i rametti si sollevano sotto di me
    e da tempo avrebbero potuto portarmi in cielo,
    se non dovessi ancora e ancora
    cadere come una pietra dai cuori
    ah, inteneriti;
    io, tarsio,
    so bene quanto occorra essere un tarsio.
Eccolo qua il nome che ci voleva per Lui: TARSIO!
Il primate più piccolo del pianeta, il tarsio, un animaletto di proporzioni minuscole (solo pochi centimetri di altezza) che vive unicamente in Asia. Grande quanto una mano umana, ha occhi grandissimi rispetto al suo corpo, tanto da poter essere soprannominato “gremlin” (a confronto, noi avremmo delle noci di cocco al posto degli occhi!).
Perfetto.

mercoledì 8 ottobre 2008

DI PIERA IN PIERO

Caduta malata, colpita da infido virus, dopo i festeggiamenti del fine settimana... oggi mi sono vagamente risollevata dal materasso, giusto per sapere che "l'ultimo Piero" (che, in realtà, non apparterrà - di nome - alla nobile e prestigiosa tribù dei Pieridi) sarà allora un maschio. Consci di rischiare molto, perché, come i Simpson, i maschi della famiglia sono portatori di un gene malefico che verso la mezza età li porta alla degenerazione, la sorella e il cognato hanno però festeggiato a suon di paste - non pastine, paste gigganti e squissite! (evviva Enzo Vittorini) - il nascituro.
Sarà Stefano?

martedì 7 ottobre 2008

sabato 4 ottobre 2008

venerdì 3 ottobre 2008

AFFARI

Sto parecchio trascurando questo blog, ma avvengono cose su cose: la scuola, gli studi, Facebook... E perciò, nonostante sia sempre al computer, non ho mai tempo di aggiornare Il tempo delle Piere.
Cosa è successo - brevemente - in questi giorni:

  • il matrimonio del Leo, in trasferta a Mirano
  • la visita a casa del Fratello e della Nuorina a Mestre
  • l'omicio accidentale di Harlock (uno dei tre cuccioli di criceto mestrini) da parte del Fratello
  • la lettura, frettolosa ma accurata, di alcuni dei libri assegnati per le vacanze estive
  • la scoperta di Eddie Vedder
  • la prima delle quattro festine di compleanno: pizza e torta giorno&notte
A parte il fritto misto del buffet matrimoniale, la cosa più notevole credo sia stata la riscoperta della Luisona... Se nella vostra infanzia avete trascurato di leggere i quattro libri delle piccole donne o anche se, al contrario, vi siete dedicati alla lettura della saga alcottiana, rileggete la sua opera adesso che siete grandi (magari spaziando&variando, allargandovi ai racconti gotici e all'altra sua produzione): secondo me vale la pena.
A me è piaciuta molto l'introduzione di Daniela Daniele all'edizione dell'Einaudi.

martedì 16 settembre 2008

NUOVITA'

L'avrei mai detto? no, non credo...
Ho ceduto e, tradendo probabilmente un buon numero di giuramenti ginnasiali (d'altra parte, già insegnando ne infrango parecchi), come souvenir fiorentino (colta gitarella alla Biblioteca Nazionale Centrale e giusto un po' di gastronomia, niente vero turismo), mi sono comprata quello che la mia - temibile e temuta - prof del ginnasio chiamava "
IL LAPIS". Ebbene sì, ho ceduto all'ostentazione dei simboli di potere e ho anch'io la mia matita rossoblu da prof... Giusto perché forse i voti non bastavano ad incutere il terrore nei miei terzani, ah ah ah. D'altra parte, anche ai professori piace lo shopping settembrino.
Infine, pronta ad iniziare domani questo nuovo mini anno scolastico ("mini" solo per me, perché farò pochemapoche ore di lezione), mi sono fatta dare una decisa sforbiciata ai capelli: erano due giorni di noia e inerzia che andavano fatti svoltare. E adesso che sono una Rihanna (pallida da studio, però), posso affrontare la pagina bianca di Word.
Supergnocca col cervello.
Quasi.

(quale quasi? eh eh...)

lunedì 8 settembre 2008

DALL'UTET

Per i 60 anni dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana, l'Utet ne regalerà una copia a chi ne farà richiesta al numero verde 800224664. L’edizione, commentata da Tullio De Mauro e Lucio Villari, propone anche un’analisi storico-linguistica della Carta costituzionale.
Si chiama, si lasciano i propri dati e si aspetta...
Approfittatene!

giovedì 28 agosto 2008

SONO SODDISFAZIONI...

Gita all'INPS, questa mattina, per un controllo sul preventivo per il riscatto degli anni di laurea. Trentasettemila euro mi sembravano un po' tanti... Mi han detto che i cinquecentotrentotto euro e otto centesimi di retribuzione media settimanale indicati non sono in effetti quelli che realmente percepisco (quando mai?!), ma quelli che loro ipotizzano io potrei guadagnare visto il mio attuale stipendio. Dato che finora ho lavorato -per quello che sanno loro- solo come insegnante e mai ad orario pieno, mi chiedo quale brillante carriera possano aver prospettato... mah. E quindi restano valide le 120 comode rate di trecentoepassa euro.
A tasso zero, però.

lunedì 25 agosto 2008

PROVA DI VOLO

E' confermato: sono una supereroina! Dopo gli atti di eroismo e i superpoteri, stanotte ho effettuato la prova di volo (non la prima in assoluto, a dire il vero): quasi volata dal quinto piano -però contenta, dopo aver visto due stelline cadenti- e finita miseramente nella vasca delle rose... Sono tutta ammaccata a sinistra ma non sfigurata. E mannaggia alle balaustre instabili!
Considerato che la settimana scorsa avevo pronosticato, parlando con la sorella Piera maior -invidiosa della mia generale salute-, una sana morte per spiaccicamento e che da un paio d'ore avevo -temporaneamente- ceduto, tramite imposizione delle mani, il mio potente neurone alla discepolina per l'esame di matematica, concludo che è provata pure la mia santità: Piera santasubito, uha uha uha!
(e scusate la botta di autostima)

domenica 24 agosto 2008

ANCORA

Di nuovo prof. A orario ridottissimo, lasciata a studiare, ma ci sarò.
...sognavo già il sussidio di disoccupazione...

martedì 12 agosto 2008

CIAO CIAO...

Partito.
Il Colobo si è fatto brasiliano fino al 7 di gennaio (e penso che mi toccherà proprio fare un'assenza strategica per andarlo a trovare)...
Buono studio e buona gita,
ciaao amicooooo!

lunedì 11 agosto 2008

PIERA COTTA

Questa volta non è "l'angolo della nonna", con la ricetta del momento... sono stata un giorno e mezzo in meritata vacanza sul lago di Garda. La scusa ufficiale era festeggiare i pier-onomastici (9-10-12 agosto), poi, però, poiché i miei fratelli co-festeggiandi si sono eclissati, è diventata un "la gita delle Piere": io, la signora madre e l'ultima Piera abbiamo fatto un'escursione domenicale in Val di Ledro (l'adooooro) verso il rifugio Nino Pernici, pic-nic, Palio degli asini e dimostrazione dei vigili del fuoco a Tiarno di Sopra, pizza & gelato a Riva del Garda.
Per completare, oggi mi sono rifiutata di tornare immediatamente allo studio e mi sono crogiolata al sole di Assenza dalle 10 alle 14 (però sono scesa in spiaggia con una rivista di storia contemporanea e un libro sugli emigrati in inglese)... risultato: una Piera cotta! Il ritorno in Vespa in quel di Verona ha completato l'opera d'arte (body art, per l'esattezza): ho il segno dei pantaloncini a metà coscia, ih ih ih!

Per la rubrica "eventi", si rende noto che il giorno di Ferragosto, nella piazza di Boscochiesanuova, si potranno assaporare gli gnochi sbatui co la fioreta. Gnam gnam.

sabato 9 agosto 2008

NO GRAZIE

Il mantra di oggi: amenonpiaccionoleolimpiadiiononguardoleolimpiadinonmiinte
ressavedereleolimpiadipossofarealtroinvecediguardareleolimp
iadi (bis)

Forse, insistendo un po', me ne convinco... accidenti a 'sti Cinesi.

giovedì 7 agosto 2008

SARA' POI VERO?

Don't say you don't have enough time.
You have exactly the same number of hours per day
that were given to Helen Keller, Pasteur, Michaelangelo,
Mother Teresa, Leonardo da Vinci,
Thomas Jefferson, and
Albert Einstein.

(H. Jackson Brown, Jr.)


E perché a me sembra di non combinare mai niente? Buhaaaa... vatuttomale! Se non si fosse capito, oggi sono di pessimo umore: tristezza infinita...

mercoledì 6 agosto 2008

TRA UN LIBRO E L'ALTRO

Sto "mangiando" libri su libri - di studio - e inizio a sentirmi molto bilingue epperò pure in odio con l'inglese... che stufa! Libri anche di evasione: mi sono fatta il n. 23 (Enrico Brizzi, L'inattesa piega degli eventi) e ho iniziato La donna che sbatteva nelle porte.
Oltre a questi notevoli avvenimenti, ieri ho giuocato a Jenga, dopo molto, moltissimo tempo! Che sarebbe un passatempo da pub (come l'indianata: se un po' non si è bevuto, è meno divertente... ehm), ma per un martedì noioso d'agosto è stato un ottimo diversivo, con discepolina. Supercampionessa!!!

mercoledì 30 luglio 2008

A MIO FRATELLO, CHE VORREBBE ESSERE UN GATTO

In un mondo perfetto
sarebbero tutti come gatti alle due del pomeriggio.

(Gregory David Roberts, Shantaram)

martedì 29 luglio 2008

'NA BELA POPA!

La Festa della patata di Smarano non ci ha delusi: ottimi tortiei con salumi e formaggi e verdure varie (sono la variante tuberacea della piadina e del gnocco fritto), squisite le torte fatte in casa dalle signore e ben gradita la birra a 1,50 euro...
La manifestazione AgriCulture a Coredo è stata altrettanto piacevole: una specie di "caccia francescana" (o caccia al tesoro senza premio finale) nel corso della quale si scopriva un alimento tipico per ogni tappa. Abbiamo visto e assaggiato la mortandela, la mela Golden delicious, il marzemino con i biscotti alla farina gialla di Storo, i frutti di bosco, la trota, il trentingrana e il casolèt, l'orzo freddo con le verdure, lo spumante. In replica il 31 luglio a Fiera di Primiero e, in agosto, in altre quattro ridenti località...


Ahn, nella performance teatral-agro-culinaria dedicata alle verdure trentine, ha zappato con noi Claudia Andreatti, miss Italia 2006!

sabato 26 luglio 2008

MISTERO DELLA PIERA

Sarà la lettura della Donna R. Gabaccia che mi fa pensierosa (o saranno i peperoni e la parmigiana della Perina di ieri sera?), ma mi son chiesta: "Pecché nessuno mi lascia mai un commento?".
Mi son risposta che forse non scrivo nulla di interessante...
Nuova conseguente domanda: "Ma allora pecché mi si visita? Avrò della buona musica???".
Mah.

Comunque, per smentire, do un'informazione di servizio:
anche se non l'ho trovato su Internet, oggi e domani a Smarano (Val di Non) c'è la Festa della patata: cibi in piazza - a partire oggi dalle 19 e domani dalle 18,30 - e ballo lissio.
Venghino, siori, venghino!

venerdì 25 luglio 2008

FINALMENTE!

In mezzo a tutti i libri di studio che sto leggendo (anche interessanti, per carità, ma...) sono riuscita a infilare un libro "altro", evviva! Dunque ecco a voi il numero 22 della lista, smilza per quest'anno:
.
22- Strade blu, William Least Heat-Moon

DA VICINO NESSUNO E' NORMALE

Sarà... però mi chiedo se a tutti l'orologio al polso bruci. Parecchio.
Sarò mica allergica al cuoio???
Accidenti, sto eliminando tutte le (piccole) gioie della vita: frutta secca, frutti rossi -che poi mi farebbero bene agli occhi- e (porcacacca) vino rosso. Non voglio togliere altro!!!

giovedì 24 luglio 2008

PIER TO PIER

Mi serviva solo un'ottima scusa. L'ho avuta e... l'ho avuto!

mercoledì 23 luglio 2008

BALDO AQUILANO (1925)

Uffa, sono giorni di studio matto e disperatissimo e di noia... neanche mi viene niente da scrivere. Ma un breve brano del Baldo Aquilano merita di essere citato, della serie: "L'orda. Quando gli Albanesi eravamo noi":

Nella prima lezione di geografia di miss G. M. Battie, pubblicata nel 1916 a Denver, nel Colorado (volume largamente adottato nelle scuole americane) si legge: "Gli Italiani hanno pelle oscura ed occhi neri (ci fanno a momenti passar per negri!). Le classi elevate sono piuttosto intelligenti ma il popolo è ignorante e non vive d'altro che di elemosina".
Nella storia e geografia (anche per uso scolastico) scritta da un certo Hendrick Villen Von Loon pubblicata in Filadelfia nel 1922, si legge: "I greci ebbero i loro rivali. Noi chiamiamo romani questi rivali. Ora voi li vedete ogni giorno. Essi non conquistano più il mondo come i loro antenati ma sono sporchi e lavorano sulle ferrovie o vendono le banana e le nocciuole."
Una professoressa della "Western Review" dette ai suoi scolari l'anno scorso il seguente tema: "Enumerate le ragioni dell'inferiorità degli Italiani agli Americani."
Un ufficiale della città di Cleveland, invitato a parlare in una chiesa disse: "I violatori della legge della proibizione (delle bevande alcooliche) sono per la maggior parte italiani. Io caricherei questa gente su vapori e li affonderei in alto mare."
E di esempi simili se ne potrebbero citare a centinaia!

PS: L'ultima affermazione dell'ufficiale di Cleveland non ha un che di familiare? Io giurerei di averla sentita negli ultimi tempi...

venerdì 18 luglio 2008

UN'IDEA

Altro che gli Italo-americani nella Grande guerra e il sentimento della Patria e palle varie, l'articolo che dovrei scrivere sarebbe questo: Il problema della droga tra gli Italo-newyorkesi a metà degli anni Dieci. Leggendo il mio giornale degli emigrati, infatti, non ho fatto che imbattermi in gente arrestata per spaccio o consumo di eroina e cocaina!

sabato 5 luglio 2008

DAGLI APPENNINI ALLE ANDE (CIRCA)

La gita è finita. E' vero: le sessioni sono interminabili, ascoltare chi parla di monete antiche o di pergamene medievali o di cerusici veneziani o di comunità bengalesi nella provincia veneziana non dà molta gioia & sollazzo, ma il clima è mite (quest'anno, il sole!) e il cibo buono, abbondante ed economico. Adesso tocca alla "missione". Dieci giorni di Romaladrona (per i prezzi) a undici ore quotidiane di biblioteca in un nuovo bed&breakfast di cui spero il meglio. Ma prima di fare nuovamente la borsa, cambiando la lunghezza delle calze e delle maniche delle magliette, c'è da scrivere una relazione sulla tesi. Per il comitato scientifico... mah.
Puff. E le chiamano vacanze.

giovedì 3 luglio 2008

ALBA CHIARA

Bene, si riparte. Breve - ma intenso - seminario estivo ad Alba di Canazei. Funziona così: alcuni professori (pochi) e tutti noi dottorandi di storia & antropologia migriamo in montagna, dove veniamo chiusi in un'aula della sede estiva dell'Università a parlareparlareparlare. Ne usciamo alla sera, giusto in tempo per andare a mangiare, bere e dormire. Il giorno successivo, si ricomincia. Mondiali, Olimpiadi, catastrofi naturali vengono bellamente ignorate: siamo seri.
Comunque pioverà, pioverà e pioverà, come al solito...
A sabato

mercoledì 2 luglio 2008

ET-CITANDO

A coprirti. E' a questo che servono gli amici. Sono coperte. Coperte termiche d'inverno. Fresche lenzuola d'estate. Senza gli amici sei nudo: nasci nudo. E chi ti vuol bene comincia a coprirti. Ti copre per tutta la vita. E quando sei morto continua a coprire di fiori il tuo cappotto di legno.

(Andrea G. Pinketts, Il conto dell'ultima cena)

martedì 1 luglio 2008

VENTUNO

Tu sei laddove sono i tuoi pensieri.
Assicurati che i tuoi pensieri siano dove tu vuoi essere.
(Arturo Schwarz)

Lo so, dovrei solo studiare e pensare e organizzarmi e scrivere, ma mi stufoooo...
.
21- Ricordi di un vicolo cieco, Banana Yoshimoto.

lunedì 30 giugno 2008

INDICATIVAMENTE...

Il best-seller che tutti stanno aspettando è quasi in lavorazione: l'indice (provvisorio) è pronto e venerdì lo dovrò presentare al seminario dei dottorandi. Piacerà? non piacerà? ...tanto il mio professore sarà assente e non scriverà una riga di commento sul mio lavoro... Poi un'altra gita - culturale - a Roma e, infine, dal 17 luglio si inizierà a riordinare le carte ("sudate carte", in tutti i sensi) e a scribere l'opera.
Chi ne vuol sapere di più sui rimpatriati italo-americani per la Grande guerra, si tenga in contatto.
Ah ah ah.

domenica 29 giugno 2008

DICIOTTO, DICIANNOVE, VENTI

Al 21 metterò i Ricordi di un vicolo cieco, della Yoshimoto.
L
'ho iniziato ieri sera, appena tornata, mentre inventavo il gelato al gusto stracciatella (che si fa così: si prende una vaschetta di gelato alla panna, si mescolamescolamescola con un cucchiaione e poi ci si buttano dentro le gocce di cioccolata avanzate dall'ultima volta che si sono cucinati i biscotti), ma è inutile, malgrado ci riprovi periodicamente: mi aveva entusiasmato con Kitchen, ma la Banana non mi piace più molto...

20- Vita di Galileo, Bertolt Brecht
19- L'erba nocca, Giani Stuparich
18- Sotto il culo della rana. In fondo a una miniera di carbone, Tibor Fischer
17- La luna è tramontata, John Steinbeck
16- Alzate l'architrave carpentieri E Seymour. Introduzione, Jerome D. Salinger
15-
Il nazista & il barbiere, Edgar Hilsenrath
14- Vita, Melania Mazzucco
13- La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo, Audrey Niffenegger
12- Le correzioni, Jonathan Franzen
11- In difesa dei pigri, Robert L. Stevenson
10- La vita e il tempo di Michael K., John M. Coetzee
09- Io e Kamo, Daniel Pennac
08- Conoscerete la nostra velocità, Dave Eggers
07- L'eleganza del riccio, Muriel Burbery
06- Nove racconti, Jerome D. Salinger
05- Flatlandia. Racconto a più dimensioni, Edwin A. Abbott
04- Gli scomparsi, Daniel Mendelsohn
03- L'albero, Shel Silverstein
02- Tutta un'altra storia, Michael Powell
01- La figlia perfetta, Anne Tyler

sabato 28 giugno 2008

CULTURA E CIBO

Roma m'ha devastata... una settimana a undici ore al giorno di Biblioteca, a leggere e copiare, mi hanno lasciato un dito pollice insensibile (archiviata momentaneamente la penna, quasi non posso neanche digitare al telefono) e un callo (una vescica più che altro) da scrittore al medio che non vedevo dai tempi delle medie, almeno. Ma ho consumato una biro e riempito un intero quaderno di appunti, quindi vatuttobene!
A proposito di turismo gastronomico, invece, la signora coreana conserva il suo posto in vetta alla classifica - questa volta: polpo in salsa piccante e riso fritto con kimchi (D: Cos'è il kimchi? R: Tu hai già preso coreano? sai quando porta tante coppette con tutte cose? una è kimchi: molto tipico coreano) servito con uovo e carne -, ma la nuova africana la tampina da vicino - squisito lo spriss rosso seguito da caffè allo zenzero -. Lotta dura senza paura...
Buon appetito.

    KOREA HOUSE
    Via dei Mille, 18
    tel. 06491941 - 3486929188
    chiuso il martedì

    AFRICA
    Via Gaeta, 26-28
    tel. 064941077
    chiuso il lunedì

PS: Dopo la cena coreana ho preso la mia prima pallina di gelato al cioccolato!

domenica 22 giugno 2008

VACANZE (???) ROMANE

Disfatta la borsa e fatto lo zainetto, vado una settimana nella Capitale, in Biblioteca, a leggermi il giornale. Che detto così fa anche ridere! vado a scorrere - mooolto lentamente, perché devo leggere tutto e copiare molto, a mano - il microfilm del mio quotidiano italo-nordamericano: studio duro per recuperare l'anno di scuola senza ricerca... in vista del seminario estivo, quando dovrò presentare L'indice (peraltro già pronto da venerdì, eh eh).
Una settimana senza alcun comfort che mi costerà lo stipendio di un mese. Porc'
A sabato prossimo, ciao ciao

sabato 21 giugno 2008

O'CCASSO

Ebbene sì, ecco il culmine del "va tutto male" (due giornate orribili, abbastanza)... Stavo abbandonando Casa Perina e caricando le borse nel bagagliaio della macchina, dopo aver fatto le pulizie, e l'ho fatto. Insieme alle armi&bagagli ho buttato dentro anche le chiavi.
Ed eccomi sola al sole, su un marciapiedi a 15 kilometri da casa... e la mia mamma è in montagna, la mia sorella a un matrimonio e il mio fratello a Venezia. Porcacacca. AIUTOOOOOOO!
Come si può intuire, però, mi è rimasta in mano la borsa del computer, ah ah ah... (amara risata)

venerdì 20 giugno 2008

giovedì 19 giugno 2008

PRODUTTIVITA'

Ho trovato di cosa ho bisogno: un letto grande per dormire tanto, un tavolo grande per sparpagliare le carte, una libreria grande per i libri, un piccolo spicchio di giardino al sole per scaldarmi gli ossi mentre studio...
Evviva La Perina (l'ho già detto???)

mercoledì 18 giugno 2008

CATTEDRALE NEL DESERTO

Be', sì, lo ammetto - tanto non è un segreto -, non mi piace fare la spesa: se devo proprio, mi preparo LA lista e mi aggiro con aria sperduta tra gli scaffali con l'espressione da bimbo sperduto o da marito spedito dalla coniuge...
Oggi, avendo sul mio scaffale del frigorifero un paio di cetrioli e su quello della Perina un barattolo di lardo ammuffito, mezza cipolla e del Malox, "dovevo proprio", per cui mi sono resa presentabile (sono pur sempre in ritiro da studio) e ho diretto il mio potente mezzo meccanico verso l'Orvea store di San Pietro in Cariano, sulla Statale del Brennero (l'Orvea richiama alla mente dei piccoli Pier ricordi d'infanzia e di vacanze a San Zeno di Montagna, con soste-spesa all'Orvea - appunto - di Affi tese a riempire all'inverosimile la nostra 126 azzurro turchese di ogni bendiddio).
Una cattedrale nel deserto.
Non tanto per la mancanza di altre strutture nei dintorni - mioddio, noooo! -, siamo pur sempre nel Veneto negrarizzato (da Negrar=costruito a capannoni, distruggendo la campagna), quanto per la totale mancanza di clienti. Una scena da Apocalisse, o Io sono leggenda: alle cinque del pomeriggio il supermercato in questione era abitato da me, una cassiera e un macellaio. Complice forse la giornata di sole, o la presenza di altri supermercati e discount nei pressi ("Aaaah, Verona, terra di supermercati e benzinai", come diceva mio zio arrivando da Milano, sempre stupendosi dell'altissima concentrazione di tale tipo di servizi...), ma mi han detto che è sempre così... Cui prodest???
Almeno ho fatto la spesa in santapace, girovagando con aria interessata e scrutando attentamente le etichette di ogni prodotto!

martedì 17 giugno 2008

MARIO RIGONI STERN (1921-2008)

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La memoria xe come un fogheto.
Se non lo si tiene acceso si smorza subito.

Con questa sua frase in epigrafe, il 15 marzo del 2005 mi laureavo con una tesi dal titolo Nicevò. La Storia dell’Altipiano di Asiago nelle storie di Mario Rigoni Stern. Tra le altre cose, infatti, egli aveva scritto di sé: «non sono uno storico che ricerca nei manoscritti antichi o nei documenti degli archivi; mi accontento di essere un narratore che segue qualche traccia della sua terra».
Oltre a tutto quello che ho letto-studiato-imparato, la cosa più bella è stato averlo incontrato personalmente e intervistato due volte. Avendogli quella volta portato una bottiglia di grappa di recioto, non posso che salutarlo con un bicchiere "de quel bon".

lunedì 16 giugno 2008

NONNA PIERA (2)

Per chi frequenta questo blog senza far parte della famiglia, ecco la ricetta della "torta al cioccolato", immancabile elemento (praticamente un'invitata) ai compleanni di tutti i piccoli Pier... la richiedevo pure io, che non amavo il cioccolato, per niente!
Bisognava farla domani con le discepoline, ma - essendoci più vita che tempo - la scuola di cucina è saltata.
Il mondo
, però, la deve conoscere.

    200 gr di cioccolato fondente
    200 gr di zucchero
    4 uova
    130 gr di burro
    2 cucchiai di fecola
    1 bustina di vanillina

    Battere i tuorli con lo zucchero fino a formare una crema fine.
    Sciogliere la cioccolata e il burro a bagnomaria. Versare nella crema lentamente, mescolando. Aggiungere la vanillina, la fecola e gli albumi montati a neve.
    Imburrare una teglia a fibbia e cospargerla di pane grattato. Versare il composto e mettere in forno caldissimo. Abbassare subito a 180° e lasciare circa 3/4 d'ora (si forma una crosticina sopra ma dentro resta un po' cruda... squisita, non lasciatevi spaventare!).

EVVIVA GLI AMICI (CHE PARTONO)

Viva la mia (quasi praticamente) sorella Perina, che mi ha chiesto di andare con lei a New York e, avendo io dovuto rifiutare, si è offerta di gironzolare per la Grande Mela (lei, dottore in medicina, ignara della Storia) chiedendo dei miei immigrati... e mi ha pure dato le sue chiavi di casa per potermi liberamente insediare una settimana nel suo focolare domestico :-)

mercoledì 11 giugno 2008

SULLA VARIA BELLEZZA

Giani Stuparich, L'erba nocca, Alba pratalia, Verona 2008.
Letto ieri, di straforo, mentre il relatore parlavaparlavaparlava
di Stuparich e di Slataper e degli archivi e bla bla...

Bello.
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Non è bello, invece, vantarsi della propria cultura o crederla un motivo sufficientemente valido per sentirsi migliori degli altri (condivido in pieno l'affermazione di Asimov: "Sono conscio dello stato della mia ignoranza e pronto a imparare da chiunque, indipendentemente dalla sua qualifica"), ma il pomeriggio di colloquio scolastico con la mitica signora P., madre insoddisfatta, mi ha fatto concludere che davvero, e cito:

  • C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza (Socrate).
  • Gli ignoranti non possono non odiare, e temere insieme, coloro che si occupano delle cose ch'essi non capiscono (William Somerset Maugham).
  • L'ignoranza è l'origine di tutti i mali (Socrate).
  • L'ignoranza è la peggiore delle povertà.
  • O dei immortali, non vi è di peggio che un ignorante, che non riconosce nulla giusto se non quello che piace a lui (Publio Terenzio Afro).
  • Parla da saggio ad un ignorante ed egli dirà che hai poco senno (Euripide).
E grazie a chi, a suo tempo, mi ha costretto a continuare a studiare... dandomi modo di saper adesso vedere, ascoltare, apprezzare anche quello che non sono "schei" e le molteplici espressioni degli uomini.

lunedì 9 giugno 2008

QUASI VACANZA

Oggi, solamente otto ore di scuola tra scrutini, compilazione registri, copiatura degli ultimi giudizi sparpagliati tra le agende e i foglietti, ecc ecc.
Ma è praticamente finita! quest'anno, niente esami, uha uha uha uha... E me ne vado a correre per prepararmi al domani (un intenso pomeriggio di ricevimento di madrescontenta + seminario universitario), tripudio e gaudio! Inaugurerò il mio nuovo Garmin (un anno e zero kilometri) e i miei nuovi pantaloncini da vera donnaincorsa.

PS: vedremo quanto durano le discepoline al seguito, experimentum...