martedì 19 maggio 2009

IDIOSINCRASIA O NEMESI?

Mi piacciono i grecismi! ...e credo di usarli bene, questa volta.
I fatti, che poi si riassumono in una sola affermazione: la pier-famiglia e il mercato immobiliare non c'azzeccano niente.
Ma proprio niente.

In possesso di un piccolo gruzzoletto, la madre disse un giorno: "Investiamolo nel mattone! Facciamo come quelli che vedono una piccola casa di sassi in rovina nell'erba, la comprano, la rimettono in sesto e la trasformano in una bellissima secondacasainmontagna,nientedichémapropriounamore". E l'acquisto fu fatto e costò anni e anni di litigate coniugali e spese che a farne il totale ci verrebbe una villa in una località esclusiva... E la casa è pure umida e se ci si va due settimane all'anno è tanto.

Però, poiché l'uomo è un animale che dimentica, l'avvenimento fu replicato: ottenuto un altro gruzzoletto per varie tristi vicende familiari, la madre mi disse: "Non pensi che potresti fare armi e bagagli ed andartene a stare per conto tuo?". Mi rifiutai, adducendo la scusa (ottima scusa) che non era tempo di mettere radici, che volevo vivere con un pezzetto di terra ma ancora non sapevo dove, e la decisione fu rimandata.
Passarono i mesi e alla fine decisi che per la mia salute e il mio equilibrio psico-fisico (così come per quello dei miei familiari, riconosco le mie colpe e responsabilità), sarebbe stato meglio emigrare in un piccolo pier-appartamento. Visto l'entusiasmo, i miei pensarono di favorirmi e alla fine si trovò una dignitosa dimora senza terra ma con uno studio per i miei libri.
L'idiosincrasia, però, era in agguato: l'affare sembrava concluso e l'ingresso nella nuova piercasa doveva avvenire entro fine maggio, MA... oggi, la telefonata: "Saremmo in ritardo con i lavori... Una settimana in più... Te la pagheremo, certo!".

Sarà forse meglio accantonare gli scatoloni e fare il cambio di stagione.

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